Questo progetto mira a offrire un servizio di formazione permanente, professionale, etica e relazionale, rivolto principalmente al personale medico e paramedico, agli operatori sociali e ai volontari. Inoltre, prevede la graduale attivazione di una rete di cooperazione tra le varie istituzioni cattoliche impegnate in attività sociali e sanitarie.
Un’attenzione particolare è dedicata alla situazione drammatica, successiva al 7 ottobre 2023. Considerando le conseguenze negative sulla coesione sociale, il progetto intende fornire alle istituzioni sanitarie locali un’opportunità per avviare programmi di istruzione e formazione sui principi umani essenziali nella cura e nelle relazioni interpersonali. In particolare, seguendo la missione dei Silenziosi Operai della Croce, si punta a promuovere un ruolo attivo e la piena inclusione delle persone più vulnerabili nei processi di cura, riabilitazione e benessere personale.
In attesa del rinnovamento della casa per accogliere il progetto, i SODC offrono una presenza umile e attenta realizzando relazioni di amicizia e condivisione con le comunità religiose presenti e operanti sul Monte degli ulivi. Il monte santo che a partire dal XII secolo gli Arabi chiamano Djebel et Tur, vocabolo di origine aramaica che significa “monte per eccellenza” o “monte santo”; oggi più semplicemente A-Tur”. Il Monte degli Ulivi è fin da tempi remoti un luogo di misteri, teatro di grandi eventi biblici. Qui comincia la Passione di Gesù. Esso si eleva a oriente di Gerusalemme, separa la Città Santa dal deserto di Giuda nella sua discesa verso il Mar Morto. La sua sommità regala da sempre il panorama più suggestivo sulla Città Santa. Dall’alto, infatti, l’occhio può cogliere l’intera cinta muraria.
Inoltre la comunità offre un umile servizio di accompagnamento spirituale presso la casa di cura per anziani “Notre Dame des Douleurs”, gestita dalle suore Figlie di Notre Dame des Douleurs in Abu Dis, e alle Figlie della Carità, in una casa di accoglienza per i pellegrini.
I Silenziosi Operai della Croce sono consapevoli di essere una piccola presenza. Grande invece la ricchezza accolta dalla temperie spirituale e sociale di questa terra.
Con il loro impegno e la loro dedizione incrollabile, sono portatori e testimoni di un messaggio sulla forza trasformante, per ogni sofferenza, dell’amore e della fede. Proprio qui, nei luoghi dove tutto è cominciato.
Joseph Hoina