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Sperare, va sempre bene?

Sperare, va sempre bene?

Qualunque cosa si faccia, è importante porre attenzione a quale ne sia lo scopo. Quello vero. A volte, infatti, vi sono traguardi solo apparenti, mentre i protagonisti dell’azione perseguono dei fini diversi, talvolta di egoistica utilità personale. Quando si cerca di orientare la propria azione verso il bene autentico della persona, nella sua integralità, ne dovrebbe derivare un modo di agire coerente.

Passione per gli altri

Passione per gli altri

Fortunatamente gli altri esistono e ci salvano in continuazione. Permettono alla nostra realtà umana di attuarsi, di raggiungere il proprio traguardo naturale. Condividere, sviluppare un cammino comune per il bene di tutti, è una scuola preziosa di vita cristiana. È una lezione certo faticosa, ma diventa soprattutto l’entusiasmante esperienza di uscire da se stessi, di vincere, con continuità perseverante, le barriere del proprio egoismo.

Adamo, dove sei?

Adamo, dove sei?

Dio è sempre alla ricerca dell’uomo, desideroso della sua salvezza. Nel nostro essere fedeli all’alleanza con Dio, ricordiamoci che non dobbiamo, come rimedio, aumentare le preghiere o gli atti di culto. Dio vuole amore e non sacrifici. Dobbiamo quindi cercare di rendere più stabile il nostro amore, rafforzare la nostra capacità di amare. Una stabilità che raggiungiamo quando, veramente, vogliamo bene alle persone che incontriamo tutti i giorni.

Un pezzo di legno ci salverà

Un pezzo di legno ci salverà

Quando le persone soffrono, sono particolarmente esposte ad aggrapparsi a qualsiasi “pezzo di legno” possa dare loro una speranza. Diventa così particolarmente importante evitare di rivolgersi e legarsi a segni che diventano amuleti.
Il rispetto e l’accoglienza dei cammini che segnano la vita altrui, ci può rendere maggiormente adulti nella fede, favorendo una migliore conoscenza di se stessi, e di ciò che ci trascende, anche in coloro che faticano, nel dolore, ad orientarsi.